Finalmente mancano due giorni al rilascio di Death Stranding, potremo mettere le mani sull’ultima fatica di Hideo Kojima e della Kojima Production.
Meno di 48 ore, dopo di che inizieremo finalmente la nostra avventura nel mondo di Death Stranding che in queste ultime settimane ha monopolizzato la scena del mondo videoludico. Dopo aver conquistato i media e la critica con tutte le recensioni da 10/10, Sam Porter Bridges ha ancora quel alone di mistero che il trailer di lancio non è riuscito a dissipare, nonostante le scene e i dialoghi che hanno fatto presagire quel minimo possibile.
Vorremmo tanto aver potuto offrirvi una recensione per la scadenza dell’embargo ma purtroppo le condizioni non lo hanno permesso, non avendo ricevuto alcuna chiave di gioco ci siamo rassegnati ma nonostante ciò, appena spolperemo tutto il titolo, vi porremo finalmente la nostra recensione targata PGI.

Nel frattempo avendo letto le recensioni delle big del settore ci siamo immaginati tutto, come un desiderio che ci ha fatto riprovare quel brivido che si prova solo quella singola volta ogni tre anni, proprio quando esce un titolo fuori dal comune.
Ebbene si, siamo affamati di storie da capogiro, grafiche e audio da rimanere a bocca aperta e queste credenziali ci sono tutte le in Death Stranding.
Sono scoppiate molte polemiche riguardo il suo gameplay, che a detta di tutti è ripetitivo e stancante già dopo poche ore, i redattori delle recensioni però hanno sin da subito spiegato che proprio durante queste lunghe camminate non ci si troverà soli insieme alla pace dei nostri sensi ma proveremo costantemente paura e troveremo difficoltà che solo chi è passato prima di noi lunga la strada potrà aiutarci a superare.
Insomma Death Stranding è particolare, vuole lanciare un messaggio, un monito, e noi giocatori dobbiamo provare a capirlo, a comprenderlo, sopratutto chi tra questi non riesce a riporvi fiducia. Ci si deve sforzare di inquadrare la big picture, ovvero il quadro generale e chi l’ha creato e lo sostiene, ovvero Hideo Kojima, e non uno a caso incrociato per strada.
Gli dobbiamo più di 25 anni di capolavori, di innovazioni e persino creazioni poichè è proprio lui il padre dei titoli stealth, e questo suo nuovo genere promette nuovamente di fare la storia.
Non vogliamo in nessun modo difendere a spada tratta Death Stranding poichè come voi non lo abbiamo giocato, ma abbiamo giocato ai precedenti titoli prodotti da Kojima e glielo dobbiamo. Desideriamo vivere questa esperienza che ci sta offrendo, in un periodo che, sappiamo molto bene, essere molto piatto per i videogames in quanto nel seppur vedendo uscire molteplici titoli in brevissimo tempo constatiamo che la maggior parte di essi non riesce a sforare il caps, il limite, l’impossibile che pochissimi titoli o meglio franchise sono riusciti a stabilire.

Ricordiamo la serie entrate nella hall of fame, come Uncharted, Tomb Raider, God of War, Metal Gear, Gears of War, Halo, Crash Bandicoot, Spyro the Dragon, Final Fantasy, Gran Turismo, Grand Theft Auto, Diablo, Baldur’s Gate, Warcraft, Civilization, Mortal Kombat, Tekken, Sonic, Super Mario, Star Wars, The legend of Zelda, Bomber Man, Pokèmon e ancora diversi altri che se proprio vogliamo scriverli ci servirebbero altre pagine.
Insomma sono tanti ma poi neanche così tanti, e tutti hanno passato la stessa fase di pregiudizio prima del loro rilascio per poi essere subito “divorati” dall’utenza.
Ad ogni modo, con questo editoriale ufficializziamo il countdown di Death Stranding targato PGI. Saremo pronti a godercelo, proprio come farete anche voi ed è proprio da voi che vorremo sentire cosa ne pensate qui sotto nei commenti, perchè siamo sicuri che Kojima ha tra i suoi obiettivi anche questo.
Connetterci.

Eccovi quindi il link per accedere al countdown dove trovere il trialer di lancio, qualche info veloce e la sezione commenti dove potrete lasciare i vostri commenti per scambiare opinioni con tutta la community!
Link al Countdown!