Chiunque abbia provato la Teslasuit al CES2020 è rimasto spiazzato da come la tuta riesca perfettamente a trasferire le sensazioni tattili dalla relatà Virtuale su tutto il corpo.
Teslasuit è una società con sede a Londra che produce un abito con capacità tattile come nessuno ha mai visto sino ad oggi. Proprio questa settimana è stata presentata al CES 2020 per far scoprire alla stampa in cosa si distingue da tutte le altre tute aptiche, molte delle quali impiegano una serie di motori vibranti nel tentativo di simulare il senso del tatto su ogni arto o parte del corpo. Teslasuit invece è diverso, in omaggio ai progressi dell’elettricità di Nikolai Tesla, Teslasuit rilascia sul alcuni feedback sensoriali attraverso l’elettrostimolazione permettendo di avere come una seconda pelle, una pelle digitale sensoriale che amplifica le emozioni di una situazione, una connessione tra le sensazioni del mondo reale e la realtà virtuale.
Per utilizzare quindi Teslasuit da come avrete intuito sarà necessario portare solo l’intimo in quanto è necessario un contatto diretto tra la pelle e la tuta completa in neoprene per fornire efficacemente la stimolazione elettrica attraverso gli 80 canali indipendenti della tuta, che arriva a coprire quindi la maggior parte del corpo. Sebbene i modelli precedenti della tuta presentassero anche un feedback termico, la tuta che molti hanno provato al CES 2020 mostrava solo l’elettrostimolazione come unico comparto aptico.

Il modello che è stato presentato al CES2020 includeva anche la motion capture basata sul IMU e una serie di rilevatori biomedici come l’elettrocardiogramma (ECG) e sensori galvanici di risposta cutanea per catturare i segni vitali dell’utente e la stimolazione neurale elettrica transcutanea (TENS), qualcosa che arriverebbe anche a posizionar la tuta come dispositivo pseudo-medico per la diagnostica per quando si prende parte ad allenamenti e esercizi di simulazione.
Prima di poterla utilizzare sarà necessario effettuare un processo di calibrazione della durata approssimativa di cinque minuti che ci aiuta a capire il livello di elettrostimolazione che possiamo gestire mentalmente su ogni parte del corpo. Secondo alcuni feedback il livello minimo sembra quasi del solletico mentre alla massima potenza arriverebbe a produrre una scossa talmente sorprendente che contorcerebbe immediatamente ogni muscolo sottostante della zona. Sebbene per alcuni ciò non sia stato tanto doloroso, ha sicuramente attirato l’attenzione di tutti i presenti.
Teslasuit non solo comporterebbe un balzo tecnologico nel mondo della VR videoludica ma potrebbe anche aprire nuove frontiere riguardo i sistemi di addestramento di truppe, sportivi e progettisti. Quindi qualcosa funzioni nella boxe virtuale, nell’addestramento della polizia, nella lotta antincendio e in altre attività in cui possono verificarsi danni fisici reali.
Un passante che ha provato la Teslasuit ha dichiarato che nel fallire in una missione dov’era necessario chiudere delle valvole antincendio per scongiurare la tragedia ha subito una violentissima esplosione che ha contratto violentemente tutti i muscoli del suo corpo, il passante ha concluso l’esperienza dicendo che non dimenticherà facilmente quella sensazione di dolore.
Sebbene Teslasuit ricrei perfettamente sensazioni di forte impatto come pugni, colpi di pistola ed esplosioni in modo perfetto, le sensazioni alternative provate dai passanti del CES2020 come solletico, una leggera pioggia, del forte vento ed altre possibili sensazioni di eventi che proveremmo in natura sulla nostra pelle ci permetterebbero di coprire a 360 gradi ogni titolo che verrebbe sviluppato per il comparto VR.
Attualmente si vocifera che il prezzo di questa tuta aptica rasenterebbe la cifra di 1500$ americani per la versione Pioneer e di 2750$ per la versione Prodigy. Economica insomma!