In questo momento di emergenza con il Covid-19 il rilascio delle edizioni in copia fisica di alcuni titoli sono stati rimandate, è invariata invece la data di rilascio per le versioni in digitale.
Nonostante in questo momento sia sempre più difficile parlare di videogiochi con un numero di morti sempre più in crescita per via del coronavirus, in questi giorni in molti e sopratutto i più scettici a riguardo, hanno riconosciuto l’importanza e l’utilità del settore digitale videoludico, trovando in esso anche una garanzia di poter continuare ad acquistare titoli nonostante la forte emergenza attuale.
Il problema.
Con un colosso come Amazon che si è ridotto a vendere e consegnare prodotti di prima necessità e le catene commerciali come GameStop o simili ormai chiusi per via del decreto del consiglio dei ministri che provvisoriamente ne vieta l’attività, l’unico baluardo di speranza che hanno i videogiocatori di poter ottenere e quindi acquistare titoli prossimi al rilascio è in assoluto il mercato digitale.
Dopo l’annuncio di Amazon che tramite email ha comunicato ai più che la consegna di Resident Evil 3 Remake sarebbe stata rimandata al 5 di maggio, il panorama videoludico ha cominciato a tremare, difatti non solo RE3 Remake rischia di non essere consegnato ai pre-ordinanti, ma diversi altri titoli come Final Fantasy VII Remake e pochi altri in uscita in questo periodo. Brutta storia quindi per noi collezionisti del fisico, a cui piace veder la libreria sempre più piena di nostri titoli preferiti.
Una possibile soluzione.
Per chi sta soffrendo di questa situazione e teme di non poter giocare sin dal day one a queste prossime nuove uscite e desidera in ogni modo non perdere neanche un giorno può sempre aggrapparsi sempre ai tanti store digitali di cui ormai è stravivo il mercato videoludico, parliamo di PlayStation Store, Steam, Epic Store, Origin, Xbox Live, Battle Net, Oculus Store, Ubisoft store e moltissimi altri.
D’altronde chi come me ne usufruisce da anni sa bene come muoversi tra piattaforme come console e PC, su quest’ultimo acquistare un titolo in edizione digitale può essere vantaggioso in quanto le chiavi digitali costano fino a quasi 20 euro in meno rispetto agli store ufficiali di distribuzione, al momento Resident Evil 3 Remake in pre-order in chiave digitale costa ben 15 euro in meno rispetto alla controparte console store e Steam.
Ovviamente questo discorso non vale per le esclusive PlayStation poichè il più sicuro store di acquisto per questi titoli specifici di piattaforma è sempre il PS store, è praticamente impossibile trovare un titolo esclusivo digitale Playstation a prezzi più vantaggiosi.
La crescita esponenziale del comparto digitale.
Al di fuori di ciò entriamo nei numeri veri e propri e proprio nel 2019 solo in italia il mercato videoludico digitale ha registrato un +18% di vendite, dimostrando che una buona parte dell’utenza ha speso ben 1,7 miliardi di euro per le copie digitali e quindi non fisiche, che a loro volta hanno fatturato di 1,3 miliardi di euro solo nel 2018. Numeri non da poco su cui si confrontano i due formati.
A testimoniare la crescita del mercato digitale a discapito di quello fisico è il veloce declino della catena di vendita Gamestop, che in questi ultimi mesi sta annunciando la chiusura di moltissimi negozi in tutto il mondo vivendo un disagio non da poco in quest’ambito, dove la bussola di scelta degli acquirenti è sempre più indirizzata verso il digitale.

A rincarare la dose c’è il Cloud Gaming.
A vantaggio di ciò stanno nascendo servizi di cloud gaming che vanno a incrementare ancora di più l’interesse verso il mondo digitale, parliamo dei servizi di cloud gaming come Stadia, Playstation Now, Origin pass, Project Xcloud e l’ormai colosso Nvidia GeForce Now.
Proprio su quest’ultimo possiamo spendere un infinità di parole data la sua qualità del servizio, Nvidia GeForce Now permette e garantisce un servizio eccezionale a patto che si abbia una connessione ad alta velocità di almeno 100Mb/sec per poter giocare con tutti i titoli delle nostre librerie PC, quindi piattaforme come Steam, Battle Net, Microsoft, Epic Games e Origin con la qualità RTX della sua ultima tecnologia di VGA. Potremo quindi trovarci altrove rispetto casa nostra e usufruire delle nostre librerie digitali senza dover trasportare nulla a patto come detto prima di avere una connessione internet che ne permetta l’utilizzo.
Oppure in alternativa, se non si possiede un Pc ad alte prestazioni sarà possibile usufruire del servizio per giocare sul proprio pc di fascio medio-bassa, o su du uno smart Tv tramite hardware Nvidia Shield, a titoli che invece necessitano di alte prestazioni facendo quindi carico sulla linea internet.

Si ma le collector’s edition?
Diverso invece è discorso delle collector’s edition che avendo una loro fetta garantita di acquirenti sembra non conoscere crisi, parliamo di quelle collector’s da 100 o anche fino a 500 euro, che oltre al videogioco contengono action figures o gadget all’ultimo grido capaci di raccogliere un valore di una certa importanza lungo il tempo. Basti pensare al franchise di Assassin’s Creed, Uncharted, Doom, The Witcher e The Last Of Us.
Chissà se un giorno le collector’s edition conterranno solo il collezionabile (action figure o altro) e non più il titolo in edizione fisica, sostituendolo di fatto con un codice a 16 cifre classico per il download in digitale della copia del videogioco?
Staremo a vedere, al momento si è avverato tuttò ciò che aveva pronosticato diversi anni fa il giornalista di PSM e IGN Gianluca “Ualone” Loggia, un lento vantaggio del comparto videoludico digitale su di quello fisico.
Che il coronavirus dia il colpo di grazia al mercato fisico videoludico? Che ne pensate? Diteci la vostra tra i commenti.